E' il tempo delle castagne. E sotto forma di ulteriore gran castagna per il Comune di Vibo Valentia è stato presentato nei giorni scorsi il Rapporto "Ecosistema Urbano" - XIX rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia.
Questa che segue, quindi, è la "fotografia" aggiornata della gestione e delle politiche adottate sul territorio dagli amministratori pubblici locali. Perché i numeri, con la loro "freddezza"ma inquadrati nella giusta prospettiva, ci aiutano a capire l'operato degli amministratori pubblici e dei rappresentanti politici locali.
Per ulteriore chiarezza e completezza di informazione, inoltre, si è scelto di affiancare i dati del precedente Rapporto 2011 "Ecosistema Urbano", in modo da favorire ed agevolare la libertà di ognuno di fare le considerazioni e trarre le considerazioni che ritiene opportune.
Ecco, quindi, i "numeri" (da circo) del Comune di Vibo Valentia:
(fonte: XIX Rapporto "Ecosistema Urbano", ottobre 2012)
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Posizione in classifica
Rapporto 2012
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Dati
Rapporto 2012
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Dati
Rapporto
2011
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QUALITA’ DELL’ARIA
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NO2
(Biossido d’azoto)
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(μg/mc, media dei valori
annuali)
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Inclassificata
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n.d.
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Non disponibili (n.d.)
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PM10
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(μg/mc, media dei valori
annuali)
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Inclassificata
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n.d.
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n.d.
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OZONO
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Media del n° di giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore
di 120 ug/mc su tutte le centraline
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Inclassificata
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n.d.
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n.d.
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Nel presentare i dati sulla qualità dell’aria del rapporto
2011, ci si chiedeva con quale criterio – sulla base della “non
disponibilità” dei dati – il Comune di Vibo Valentia, secondo scienza e
coscienza, poteva, per esempio, portare avanti una discussione stucchevole sull’autorizzazione
a bruciare CDR, PFU e pet-coke nell’impianto Italcementi (oggi inattivo, con i forni spenti).
Dopo
un anno, in tema di dati non è cambiato nulla: il Comune di Vibo
Valentia, infatti, non è ancora in grado di dimostrare (revamping o meno) se e quanto la salute pubblica - in tema di qualità dell’aria - viene monitorata e tutelata. In
compenso, l’autorizzazione a bruciare CDR e schifezze varie è diventata
realtà (peraltro, al momento tecnicamente impraticabile). Non
solo: si sono autorizzate anche deroghe sciagurate al carico/scarico in porto
di pet-coke e allo sfruttamento delle cave presenti sul territorio.
A questo va aggiunto che l’Italcementi ha chiuso e le facce
di bronzo degli amministratori pubblici locali si sono drasticamente ossidate; qua e là sono butterate da regali di qualche piccione viaggiatore. Ciò non
perché la comunità abbia dato chissà quale scossone, ma unicamente per la
bulimica incompetenza e l’incapacità spinta oltre ogni umana immaginazione. Il tutto velato da un’ignavia che molto spesso rasenta la
connivenza, quando, addirittura, non sfiora la complicità.
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ACQUA
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Consumi idrici
domestici
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Consumo giornaliero pro capite di acqua per uso domestico (l/ab)
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2°/45
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122,6
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132,1 lt/ab
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Dispersione rete
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Differenza tra l’acqua immessa e quella consumata per usi civili,
industriali e agricoli (come quota % sull’acqua immessa)
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Inclassificata
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n.d.
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n.d.
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Capacità di depurazione
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Indice composto da: % di abitanti allacciati agli impianti di
depurazione, giorni di funzionamento dell’impianto di depurazione, capacità
di abbattimento del COD (%)
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Inclassificata
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n.d.
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n.d.
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Wow! Qui si scala la classifica! Medaglia d’argento, tra le
piccole città. Festeggiamo? Non sembra proprio il caso…
Perché il dato
fornito (l’unico, in tema di consumi idrici domestici) non tiene conto della
drammaticità della questione acqua per uso domestico nel comune di Vibo Valentia. Da oltre
un anno, infatti, Vibo Marina, la più grande frazione del territorio comunale con i suoi circa 10.000 abitanti è
praticamente impossibilitata ad utilizzare l’acqua del rubinetto.
Questo porta, a latere, ad una ulteriore considerazione sull' inevitabile aumento della spesa pro
capite per l'acquisto di acqua minerale (di conseguenza, con l’inevitabile aumento esponenziale di rifiuti plastici).
Questa situazione, paradossalmente,
offre inoltre la possibilità di ipotizzare di quanto è aumentata (e quanto vale) la
spesa diretta del cittadino di Vibo Marina (ma non solo) anche a causa della
pessima gestione dell’acqua pubblica.
L'esercizio è in sè abbastanza semplice: dal
rapporto 2011 a quello 2012, il consumo di acqua fornita dal comune è
diminuito di 0,5 lt./abitante al giorno, equivalente – considerando i 10.000
abitanti di Vibo Marina – ad un totale di 5000 litri al giorno; moltiplicato
questo risultato per 365 giorni/anno, si ottiene questo numero: 1.825.000 litri di
acqua potabile in un anno.
Considerando, quindi, il prezzo medio dell’acqua minerale,
si può affermare che il “mal-affaire”
acqua pubblica, nella sola Vibo Marina, vale circa € 500.000 di spesa in più a
carico diretto di tutta la comunità portuense.
Chissà perché, ma in questo momento mi
vengono in mente le parole pronunciate da Medea, protagonista della tragedia
di Seneca: "cui prodest scelus, is fecit".
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RIFIUTI
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Produzione di rifiuti
urbani
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Produzione annuale pro-capite di rifiuti urbani (kg/ab)
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13/45
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473,4
(dati ISTAT)
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480,4
(dati ISTAT)
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Raccolta Differenziata
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% RD (frazioni recuperabili) su totale rifiuti prodotti
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40/45
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13,7%
(dati ISTAT)
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9,8%
(dati ISTAT)
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I dati indicati, non sono quelli forniti dal Comune, perché
il Comune non li ha voluti/potuti fornire. I dati sono ricavati dalle
statistiche ISTAT, cioè la cosiddetta “media dei polli”. Essi, rispetto ai
dati del Rapporto 2011, mostrano in termini assoluti un lievissimo
miglioramento. Ma osservando meglio, ci si rende conto che è solo di facciata: infatti, il Comune di Vibo Valentia arretra rispetto alle altre
città capoluogo.
Ciò vuol dire solo una cosa: non è realmente aumentata la
differenziazione dei rifiuti, bensì sono drasticamente diminuiti i consumi
(indifferenziati)…
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TRASPORTO PUBBLICO
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Passeggeri
(dato ricavato dal rapporto 2010, in quanto non più fornito
né altrimenti rilevato)
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Passeggeri trasportati
annualmente (per abitante) dal trasporto pubblico (passeggeri/ab)
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42/45
|
1
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1
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Offerta
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Percorrenza annua (per abitante) del trasporto pubblico
(km-vettura/ab)
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43/45
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6
|
6
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MOBILITA’ SOSTENIBILE
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Indice composto da: presenza di autobus a chiamata, controlli varchi
ZTL, mobility manager comunale, Piano spostamenti casa-lavoro, car sharing
(0-100)
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31/31
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0,0
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0,0
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TASSO DI MOTORIZZAZIONE
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Auto
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Auto circolanti ogni 100 abitanti (auto/100 ab)
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39/45
|
71
|
71
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Moto
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Motocicli circolanti ogni 100 abitanti (motocicli/100 ab)
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6/45
|
8
|
8
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ISOLE PEDONALI
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Estensione pro capite della superficie stradale pedonalizzata (m2/ab)
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29/42
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0,11
|
0,11
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ZONE TRAFFICO LIMITATO (ZTL)
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Estensione pro capite di aree a ZTL (m2/ab)
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31/31
|
0,00
|
0,00
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PISTE CICLABILI
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Indice che misura i metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100
abitanti (m_eq/100 ab)
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35/35
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0,00
|
0,00
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CICLABILITA’
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Indice composto da: adozione biciplan, ufficio biciclette, segnaletica
direzionale, cicloparcheggi di interscambio, servizio di deposito bici con
assistenza e riparazione, piano riciclo bici abbandonate, contrasto ai furti,
bike sharing (0-100)
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29/29
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0,00
|
0,00
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VERDE URBANO FRUIBILE
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Estensione pro capite di verde fruibile in area urbana (m2/ab)
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Inclassificata
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n.d.
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n.d.
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AREE VERDI TOTALI
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Superficie delle differenti aree verdi sul totale della superficie
comunale (m2/ha)
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Inclassificata
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n.d.
|
n.d.
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Le considerazioni, in questo caso si sprecano. Quindi, si
possono riutilizzare pari pari quelle fatte nella precedente presentazione del Rapporto "Ecosistema Urbano", ribattezzata, su questo blog, per l'occasione “La solitudine dei numeri primi”.
Con un’aggiunta, però:
rispetto ai dati dell’anno precedente, Vibo Valentia è rimasta praticamente
immobile. Anzi,no: è scivolata ancora più indietro nelle classifiche.
Questo vuol dire solo una
cosa: gli Amministratori in carica non hanno fatto niente! Per incapacità,
per incompetenza, per ignavia? Chi lo sa. Ma, soprattutto: chissà chi lo sa?
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CONSUMI ELETTRICI DOMESTICI
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Consumo annuale pro capite elettrico domestico (kWh/ab)
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10/44
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1024
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1014
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ENERGIE RINNOVABILI E TELERISCALDAMENTO
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SOLARE TERMICO
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m2/1000ab
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Inclassificata
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n.d.
|
n.d.
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SOLARE FOTOVOLTAICO
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Kwp/1000ab
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Inclassificata
|
n.d.
|
n.d.
|
|
TELERISCALDAMENTO
|
mc/ab
|
Inclassificata
|
n.d.
|
n.d.
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POLITICHE ENERGETICHE
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Indice composto da: introduzione di incentivi economici e disposizioni
sul risparmio energetico e/o diffusione fonti energia rinnovabile,
semplificazione della procedura per l'istallazione di solare
termico/fotovoltaico, attuazione di attività di risparmio energetico,
presenza di Energy manager, acquisto di energia elettrica da fonte
rinnovabile, realizzazione di audit energetici, realizzazione di banca dati
edifici certificati (0-100)
|
Inclassificata
|
n.d.
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n.d.
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CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: ISO 14001
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N° di certificazioni ISO 14001 ogni 1.000 imprese attive
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29/45
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2,30
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1,78
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PIANIFICAZIONE E PARTECIPAZIONE AMBIENTALE
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Indice composto da: progettazione partecipata, bilanci ambientali/rapporto
sullo stato dell’ambiente e bilanci sociali; approvazione della Zonizzazione
acustica, del Piano Urbano del Traffico (PUT), del Piano Energetico Comunale
(PEC) e del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) (0-100)
|
40/45
|
13
|
n.d.
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ECO MANAGEMENT
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Indice composto da: utilizzo di carta riciclata negli uffici comunali,
auto comunali ecologiche, prodotti equo&solidali, certificazione
ambientale del Comune, raccolta differenziata all’interno del Comune,
politiche di acquisti verdi (0-100)
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43/43
|
5
|
n.d.
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Questi dati si caratterizzano per due cose, principalmente:
il comportamento “privato” del cittadino e il comportamento “pubblico”
dell’Amministrazione comunale, in tema di attenzione all’ambiente e/o
politiche e/o programmazione ambientale.
Dal punto di vista del comportamento
“privato”, si nota che i consumi aumentano (!) facendo perdere al Comune di Vibo Valentia una
posizione in classifica. Aumentano, inoltre anche le aziende certificate ISO
14001. Ma qui, va considerata l’influenza che la crisi (e la totale
incapacità di affrontare qualunque tipo di crisi dimostrata dagli attuali
amministratori locali, a tutti i livelli) ha avuto sull’intero tessuto
imprenditoriale vibonese. Ovvero: quante sono le nuove certificazioni ISO
14001? E quante sono le aziende che hanno chiuso i battenti? I dati dicono che, nello stesso periodo preso in considerazione dal XIX Rapporto "Ecosistema Urbano", a fronte di 992 nuove iscrizioni, hanno cessato l'attività ben 1.614 aziende (fonte: CCIAA di VV), con un saldo negativo, quindi, di ben 622 unità...
Passando dai comportamenti “privati alle…pubbliche virtù,
si nota – non senza un piccolo piacere – che, in alcune voci di dettaglio, Vibo Valentia
ha abbandonato la categoria dei comuni “inclassificati” per entrare nelle
classifiche ufficiali… (Alleluja!) Certo, si rasenta sempre le ultime posizioni. Ed è, quindi, proprio il caso di dire che la montagna (nello specifico, il Monte…Leone) ha
partorito il classico topolino…
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CAPACITA’ DI RISPOSTA
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Indice (massimo 100) composto da: numero di schede inviate; risposte
fornite su i parametri considerati (%)
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44/44
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0%
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23%
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L'epilogo è per la serie: al peggio non c’è mai fine. In questa
speciale classifica, il comune di Vibo Valentia stravince per…manifesta
superiorità.
Infatti, se per lo scorso Rapporto si era degnato di rispondere
solo al 23% delle domande poste, questa volta i "cari" amministratori pubblici
vibonesi (Super-Eroi o “Super-Errori”?) hanno battuto se stessi: non
hanno risposto a nessuna delle domande poste.
Non solo: non si sono nemmeno scomodati ad inviare alcuna delle schede richieste per la reazione del XIX Rapporto
“Ecosistema Urbano” (che, per chi lo volesse, si può scaricare integralmente qui).
I sempre più “cari” amministratori pubblici vibonesi non hanno
tenuto conto che anche una non-risposta è una risposta.
Infatti, in questo modo hanno plasticamente rappresentato la propria ignavia: vestito sciatto, presuntuoso ed arrogante, che cela malamente l’incompetenza e
l’incapacità che li pervade.
Fornire dati che contribuiscono alle statistiche ed ai
confronti tra simili realtà, vuol dire anche informare i cittadini e renderli
consapevoli sul proprio operato. La risposta/non-risposta degli attuali
amministratori pubblici di Vibo Valentia risulta, quindi, chiara e lampante:
non siamo stati capaci di fare niente di buono!
Un vibonese che vive al nord, magari nella città in cima alla classifica stilata dal XIX Rapporto "Ecosistema Urbano" potrebbe dire molte cose oppure semplicemente fregarsene e godersi il suo virtuoso ecosistema urbano quotidiano.
Ma, prepotentemente, risuonano le parole pronunciate da Roberto Saviano ieri sera in tv e che sembrano giungere dalle viscere del nostro sgarrupatissimo paese in riva al mare: "amami quando non me lo merito, perché è esattamente quello il momento in cui ne ho bisogno".
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