martedì 30 ottobre 2012

L'eco-insostenibile leggerezza del Sindaco di Vibo Valentia.


E' il tempo delle castagne. E sotto forma di ulteriore gran castagna per il Comune di Vibo Valentia è stato presentato nei giorni scorsi il Rapporto "Ecosistema Urbano" - XIX rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia.

Questa che segue, quindi, è la "fotografia" aggiornata della gestione e delle politiche adottate sul territorio dagli amministratori pubblici locali. Perché i numeri, con la loro "freddezza"ma inquadrati nella giusta prospettiva, ci aiutano a capire l'operato degli amministratori pubblici e dei rappresentanti politici locali. 

Per ulteriore chiarezza e completezza di informazione, inoltre, si è scelto di affiancare i dati del precedente Rapporto 2011 "Ecosistema Urbano", in modo da favorire ed agevolare la libertà di ognuno di fare le considerazioni e trarre le considerazioni che ritiene opportune.

giovedì 4 ottobre 2012

I figli della Lupa(ra)


Oggi gli studenti di Reggio Calabria scendono in piazza contro lo scioglimento del consiglio comunale. In poche parole, ci sarà una manifestazione di più o meno consapevoli “balilla 2.0”, figli di quel lupo senza scrupoli, mentore e sintesi dello sciagurato “modello Reggio”, che risponde al nome di Giuseppe “SuperPippo” Scopelliti.
Gli studenti manifesteranno contro lo scioglimento - pressoché scontato - del Comune di Reggio Calabria. Scioglimento dovuto alle pesanti infiltrazioni mafiose e conseguente condizionamento, non ad un capriccio burocratico. 

Il “bravo governatore” inquisito Giuseppe Scopelliti, sa benissimo che “i punti di forza dell’essere e del fare mafioso sono il controllo del territorio, il consenso sociale, il sistema delle relazioni, i legami con la società civile”. Come sa perfettamente il valore - socialmente e politicamente non effimero - delle manifestazioni dei giovani: essi rappresentano il futuro. Soprattutto, essi sono i meno condizionati da gravami economici, culturali, sociali: i giovani sono i più puri, perché meno compromessi. 

Manipolare i giovani, soprattutto “usandoli” strumentalmente per una manifestazione contro lo scioglimento per mafia del comune di Reggio Calabria, significa “far vedere” - alle autorità che promuovono e difendono la legalità, oltre alla cosiddetta società civile ed elettorale - che nemmeno in futuro la ‘ndrangheta sarà sconfitta. E la responsabilità di ciò è inequivocabilmente della classe politica attuale, quella che ha promosso e difende il “modello Reggio”, che ne ha fatto la corda a cui sta impiccando tutta la Calabria e che ha il suo punto di riferimento nell’ex sindaco di Reggio Calabria ed attuale Presidente della Regione Calabria: Giuseppe Scopelliti.
Per distruggere questo sistema bisogna dividere quanto la ‘ndrangheta vuole unire, separare quanto la ‘ndrangheta vuole tenere legato.

martedì 11 settembre 2012

La guerra di Piero. (La situazione è...stazionaria)


Il mio nome è Piero. E faccio il palo. Per molti sono il vero capo stazione della stazione ferroviaria di Vibo Marina, ma in realtà tendo i fili. Insomma, sono una specie di palo-burattinaio. Ed è una vita che non oltrepasso la linea gialla e men che meno attraverso i binari. Ma dalla mia postazione privilegiata osservo tutto, qui alla stazione. Nella mia carriera immobile ho sorretto migliaia di viaggiatori stanchi e bagagli bistrattati, ma non mi sono mai lamentato. Nemmeno quando qualche mariuolo mi ha scambiato per un vespasiano. Al più, mi sono chiesto: ma che cessi usi a casa tua? Non vedi che non sono un albero e non necessito di essere innaffiato? E poi... con quella micro pompa!...

venerdì 27 luglio 2012

Cronache dal mondo storto


Che il mondo sia storto è risaputo. Della sua "fine" letteraria ne ha scritto mirabilmente Mauro Corona, nel 2010. Ma quale può essere la sua capitale? Dove si può collocare il cosiddetto "ombelico" del mondo storto? 


In realtà, non occorre andare troppo lontano. La culla della civiltà occidentale è la Magna Grecia, quindi l’ombelico non può essere troppo lontano da lì. Al netto delle teorie darwiniane, dovremmo trovarci su per giù da quelle parti. Colonia più colonia meno, tra Sibari e Locri.
In verità, ci si mette di più a scrivere il processo mentale che a trovare il cosiddetto ombelico del mondo storto. Perché esso, ne sono sicuro, si colloca – senza nemmeno scomodare archeologi, antropologi e compagnia cantando – nei territori della provincia di Vibo Valentia. E poco importa se ci toglieranno lo "status" di provincia: noi ne guadagniamo una capitale! Vibo Valentia, capitale del mondo storto... Benvenuti, quindi, nell’ombelico del mondo storto.

Un mondo in cui la cicuta è pasto quotidiano. Ma solo per la popolazione, non certo per gli “eletti”. Questi ultimi pasteggiano a pesce fresco servito in ristoranti top e raffrescano le proprie terga in acque ossigenate meccanicamente.

Vibo Valentia, un luogo in cui la politica idrogenata è pratica quotidiana e quanto prima - magari, non appena sbloccheranno quei fondi europei sospesi per "gestione clientelare ed incapacità di pianificazione" - sarà elevata a disciplina olimpica.

domenica 15 luglio 2012

Vulesse addiventare nu brigante...


L’appiattimento delle parole porta, inevitabilmente, all’appiattimento dei significati. Per la Calabria (e per tutto il Sud) è una questione antica, almeno quanto…l’Unità d’Italia. E ancora oggi, purtroppo, questa “strategia di comunicazione" non smette di fare proseliti, ovvero di alimentare (a volte inconsapevolmente, altre no) quel meschino fenomeno del silenzio-assenso.
Anche tra le persone più istruite.

Un esempio? I resistenti del Nord si chiamano “partigiani”, mentre quelli del Sud si bollano come “briganti”. Eppure, entrambi – sebbene in epoche distinte e distanti – combattevano per difendere la propria terra e la propria gente dall’invasore e dall’usurpatore…
Non è in questa occasione che si pretende di analizzare le ragioni storiche della cosiddetta “questione meridionale”. Qui, invece, si vuole porre l’attenzione sul fatto che ogni “questione meridionale” parte da una sottovalutazione culturale, oltre che dall' uso strumentale e distorto di alcune parole-chiave. Come, per esempio: “brigante”.

Il “brigante”, come testimoniato dalla storia e dalle mille e varie testimonianze artistiche e culturali, è alla base dell’identità “moderna” (ovvero, dalla rivoluzione francese in poi) del Sud.

Un atteggiamento “popolare”, che negli anni è sconfinato nel folklore, quindi nella tacita accettazione di molti, ma non di tutti, ha avallato e tacitamente condiviso l’equivalenza: “brigante uguale mafioso”. E viceversa.

mercoledì 11 luglio 2012

PSC: Piano Strutturale Comunale o Piano Speculativo Criminale?


Se è vero che la terra l’abbiamo in prestito dai nostri figli, il PSC è quel documento in cui dichiariamo loro come intendiamo restituirgliela. Con quali interessi, a debito o a credito.

Per questo è importante fare delle riflessioni approfondite ed argomentate, non riservate esclusivamente agli “addetti ai lavori”. Perché questi si spartiranno, più o meno legittimamente, i lavori. Ma le conseguenze – dall’estetica alla sicurezza, dalla salute alla vivibilità ambientale – ricadranno nelle vite di tutti i cittadini.

Allora andiamo a “vedere” se il Piano Strutturale Comunale di Vibo Valentia è un buon PSC oppure no. (Chi volesse scaricarlo integralmente, può farlo qui)

Un buon PSC (Piano Strutturale Comunale) parte dall’analisi delle esigenze e delle disponibilità del territorio, nonché dall’analisi dei suoi flussi demografici (ovviamente, senza trascurare lo “stato di fatto”). Correggendone i punti di debolezza (frutto anche di errori del passato più o meno recente) ed enfatizzandone i punti di forza.
In poche parole, un buon PSC è una risposta articolata a domande semplici: chi siamo? cosa facciamo? dove stiamo andando? dove vogliamo andare?

E’ facile, quindi,  intuire quanto un Piano Strutturale Comunale, buono o cattivo che sia, condizioni il futuro di un territorio: condizionandone la politica, la strategia e la declinazione attuativa.

martedì 3 luglio 2012

Pennello...cinghiale!


Il 27 giugno 2012 scorso, presso la Prefettura di Vibo Valentia, è stato firmato un “protocollo d’intesa finalizzato ad accelerare i procedimenti di demolizione delle opere abusive conseguenti a sentenze passate in giudicato, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica del 6 giugno 2001 num.380”.
Il protocollo è stato sottoscritto tra la Procura della Repubblica, la Prefettura e “gli undici comuni ove si rende maggiormente necessario ed impellente procedere alla demolizione di manufatti abusivi, ovvero Vibo Valentia, Acquaro, Fabrizia, Mileto, Nicotera, Pizzo, Ricadi, San Calogero, Serra San Bruno, Soriano Calabro, Tropea”.

Dello sfruttamento scellerato del territorio vibonese, ne abbiamo parlato in altro post (leggi qui il post “Terra!Terra!Terra!”). Sempre nei giorni scorsi, è uscito anche il report “Mare Monstrum 2012” di Legambiente (qui si può scaricare il report completo), che, a sua volta, ha ulteriormente certificato lo stato di rischio per l’assetto idrogeologico e la qualità dell’ambiente, dovuto principalmente all’abusivismo e alle numerose violazioni in materia di edilizia in Calabria e, tra le province calabresi, in particolare Vibo Valentia.

Il “Piano Provinciale di Coordinamento Territoriale” di Vibo Valentia, già nel 2004 evidenziava - oltre allo scellerato sfruttamento del territorio - come, secondo le cadenze storiche che vedono il territorio vibonese soggetto a eventi sismici significativi ogni novant’anni circa, ci si aspetti nel breve periodo un forte terremoto – battezzato dagli esperti “The Big One” -, che coinvolga il territorio vibonese. Da qui l’importanza di porre rimedio, deciso e immediato, agli squilibri idrogeologici causati dalla scelleratezza e dall’ignavia dell’uomo.

giovedì 28 giugno 2012

Scatti d'amore...

Il viaggiatore è colui che rende continuo ciò che è contiguo. Gli ospiti del nostro "borgo" ricorderanno ciò che noi vogliamo fargli ricordare. Essi ricorderanno ciò che noi presentiamo loro.
Ma cosa presentiamo loro? Immondizia, abusivismo, scelleratezza ambientale e sciagurataggine politica, ignavia... E' questa la vera immagine della nostra terra? 

sabato 23 giugno 2012

Terra! Terra! Terra!...



Ogni verità passa attraverso tre fasi prima di essere riconosciuta. Nella prima è ridicolizzata, nella seconda è osteggiata, nella terza diviene di per se stessa evidente. 
(Arthur Schopenhauer )

Trovare dati ufficiali riferiti al nostro territorio non è impresa da poco. Anzi, a volte è proprio difficile. I motivi di ciò sono molteplici, ma principalmente si possono ricondurre alla scarsa attenzione che si presta, da parte di dirigenti ed amministratori pubblici, alla corretta comunicazione verso la Comunità. Inoltre, che questa non sia la causa, bensì l’effetto di ignavia ed incompetenza, appare del tutto evidente.
Trovare dati che permettano di “leggere” il nostro territorio (e, soprattutto, la sua gestione) è, appunto, difficile, ma non impossibile. Bisogna avere pazienza e tenacia. Per fortuna, non mancano né l’una né l’altra. 

giovedì 21 giugno 2012

Italcementi Vibo. Spezzeremo la ...rena!


Ieri, a Roma, si è svolto un incontro ad alto livello presso il Ministero dello Sviluppo, in cui, alla presenza delle più elevate e autorevoli (?) personalità politiche ed istituzionali del territorio, si dovevano trovare soluzioni per lo sviluppo sostenibile ed il futuro economico, sociale ed ambientale di Vibo Valentia e della Calabria. 

A questo attesissimo incontro, il nostro Presidentissimo SuperPippo Scopelliti si era preparato radunando a sé ogni sorta di rappresentante politico e sindacale del vibonese ed inebriando i cuori e le menti (?) con proclami del tipo: “Spezzeremo le reni agli ingrati invasori bergamaschi!”


Italcementi Vibo. Ancora una prova...dell'ignavia.


A proposito della corretta e trasparente comunicazione da parte dei rappresentanti sindacali e politici nei confronti di lavoratori e cittadini, ecco un’altra prova che dimostra che nessuno (in questo caso, in primis i sindacati) può dire di non sapere.
Si tratta di un servizio di “Bergamo TV” del 16 gennaio scorso. Il servizio dà notizia di un’affollata assemblea sindacale dei lavoratori Italcementi di Bergamo, ai quali è stata comunicata, da parte di azienda e sindacati, l’adozione della CIGS per i lavoratori del gruppo.
La cosa interessante, ai fini della trasparenza e della corretta attribuzione delle responsabilità in questa vicenda che unisce al dramma della perdita del lavoro anche l’ignavia – se non proprio l’occultamento di informazioni vitali - da parte dei rappresentanti politici e sindacali, è il fatto che il filmato del TG della televisione bergamasca è stato caricato su YouTube dalla CISL (!) di Bergamo sul proprio canale video! Come dire: oltre al danno anche la beffa. Che ha tutto il sapore della presa in giro…




A questo punto, la domanda sorge spontanea: ma è ancora possibile credere seriamente che i sindacati vibonesi cadano dal pero?  E’ ancora possibile dare la propria fiducia – affidando loro il proprio destino di lavoratori e di cittadini – a personaggi del genere, professionisti dell’ignavia e del pressappochismo?

mercoledì 20 giugno 2012

Senza parole...


Giungono le prime notizie, sponda vibonese, sull'incontro odierno presso il Ministero dello Sviluppo Economico sulla vicenda Italcementi.
Si leggono perché qualcuno (non bene identificato, probabilmente un UFO…) ha inviato una sottospecie di comunicato stampa clandestino… al sito zoomsud.it e ripreso da strilli.it .
Se si vuole sapere e capire di più sull’Italcementi di Vibo Marina, occorre  andare a leggere le indiscrezioni e le dichiarazioni fatte dai rappresentanti sindacali e istituzionali siciliani di…Porto Empedocle. Allora, leggendo quanto egregiamente riassunto e le fonti raccolte dal blog “comuneportosantavenere.blogspot.it”, si riesce a capire che, al di là delle strampalate e mistificatorie dichiarazioni “dettate” dai nostri politici vibonesi, il tutto si è risolto in un…rinvio ai primi di luglio.

Si canta vittoria, dispensando incenso a destra e a…destra.  In testa il Magnifico Governatore di tutte le Calabrie SuperPippo Scopelliti, nella sua splendida interpretazione del “Pifferaio …Tragico”, seguito dai topini ammaliati: senatore, consiglieri, sindaco e sindacalisti…
Si canta vittoria per un rinvio… bontà loro!  Dal comunicato (l’unico, sempre lo stesso, che viene “riveduto e corretto” da organi di informazione diversi) si evince che…si è andati in “gita” a Roma per fare prendere visione al "direttore generale dell’area economica  del Ministero dell’Economia” (che c’entra?) della delibera capestro del Consiglio Comunale di Vibo Valentia. Se questo è il “risultato concreto” ottenuto, bastava spedirglielo via fax! Si sarebbero, così, risparmiati anche un po’ di soldi dei cittadini onesti di Vibo Valentia.
Un comunicato stampa  che parla solo per titoli e funzioni, sembra quasi voler mal celare il vuoto pneumatico di contenuti e di sostanza. Insomma, propaganda della più bassa qualità. 

P.S. - In uno sforzo di fantasia sdrammatizzante, mi sono voluto immaginare i nostri “magnifici” sulla via del ritorno dalla “gita” nella Capitale. Tutti su un pullman (magari!), rigorosamente seduti nei posti in fondo, con il “pifferaio tragico” SuperPippo Scopelliti che, imbracciata l’immancabile chitarra d’ordinanza, suona gli accordi LA / Do#min /Fa#min / Re /La / Mi .

E tutta la delegazione a cantare in coro:

Ho guardato dentro una bugia
e ho capito che è una malattia
dalla quale non si può guarire mai
e ho cercato di convincermi
... che tu non ce l'hai”.  
(“Senza Parole”, Vasco Rossi – 1994)

domenica 17 giugno 2012

1. La solitudine dei numeri primi...


Al capezzale di Vibo Marina sono arrivati tutti: Dotti, Medici e Sapienti... Dal Sindaco, al Presidente della Provincia, al Governatore della Calabria, fino alla messe di “raccoglitori di voti” per ogni possibile candidatura nazionale, locale, sindacale…

La “veglia funebre” alla cementeria Italcementi di Vibo, le “sentite condoglianze” di facciata fanno solo montare la rabbia e l’indignazione. Non solo: nelle difficoltà e in certo tipo di “emergenza”, le persone tendono istintivamente a “proteggere” – radicalizzandole - le proprie posizioni economiche (eufemismo, in molti casi…), sociali e politiche.

Ed è proprio la radicalizzazione delle posizioni poste in maniera antagonista e antitetica, che è il privilegiato “terreno di pascolo” dei raccoglitori di voti e dei dispensatori di promesse… Che sono, poi, le stesse persone (o loro …derivate) che hanno portato tutto il territorio di Vibo Valentia al livello di degrado attuale.



Certo, più di qualcuno obietterà che anche Albert Einstein diceva che “non tutto ciò che conta può essere contato, non tutto ciò che può essere contato conta”. 

O, più prosaicamente, che per capire lo stato di degrado in cui versano Vibo Valentia e le sue frazioni, non serve andare a scorrere studi e tabelle: basta semplicemente farsi un giro per le strade della nostro beneamato paese. (Perché, in fondo, diciamocelo: Vibo Valentia altro non è che un …paese con la targa…)

L’analisi dei dati, ci dà però la possibilità di “vedere” in maniera profonda, obiettiva e distaccata la “fotografia” della gestione e delle politiche adottate sul territorio. E quindi fare le conseguenti considerazioni, fino a trarne ognuno le conclusioni che ritiene più opportune. Ed utilizzando questi dati e le analisi in maniera proattiva, ad …Albert Einstein possiamo rispondere con lo storico e filosofo americano Thomas Samuel Khun, il quale affermava: “Solo ciò che è misurabile è migliorabile”.

Numeri apparentemente “freddi” rendono in maniera plastica e ci aiutano a capire i risultati dell’operato di amministratori e rappresentanti politici locali, i quali dovrebbero avere come unico interesse il bene (e il benessere) del territorio e della Comunità che lo vive, in tutti i suoi aspetti: ambiente, economia, tessuto sociale, infrastrutture, ecc.

Per fare ciò ci affidiamo allo studio più aggiornato, al momento, in nostro possesso: il “XVIII Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia – Ecosistema Urbano 2011” elaborato da Legambiente.

sabato 16 giugno 2012

Dotti, Medici e Sapienti...


Come “decifrare” questo comunicato stampa della Regione Calabria? Ognuno è libero di dare la propria interpretazione. A me vengono in mente solo domande:

  1. DOVE “Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato a Vibo Valentia le Rsu di Italcementi”? Nella sede del PDL di Vibo o in una sede istituzionale? Perchè, sa signor Bravo Governatore, dalle notizie di stampa e men che meno dai comunicati del Suo Ufficio Stampa non si riesce a capire…
  2. PERCHE’ non ha incontrato i Lavoratori e i Cittadini direttamente coinvolti nella “vertenza Italcementi”? Pensa veramente che una vicenda così grave e impattante su tutta la Comunità vibonese possa “risolversi” in una riunione “politico-elettorale” tra amministratori e uomini politici esclusivamente della sua parte politica?
  3. QUANDO ha incontrato le Rsu dell’Italcementi, visto che il Suo Ufficio Stampa è stato molto celere nel diffondere il comunicato riguardo la riunione di Giunta di ieri, mentre il comunicato sul presunto incontro a tema “Italcementi” è stato diffuso solo alle 16,30ca. del 16/6/2012 ma è datato 15/06/2012, ovviamente senza specificare tempi e logistica dell’incontro? (basta fare una semplice ricerca su “Google News”, per sapere quando il comunicato è stato caricato sul sito della Regione Calabria…) Semplice dimenticanza? Innocente distrazione? Come il non rispetto delle elementari regole giornalistiche ( do you know “5W” law?...), tra cui anche quella di numerare progressivamente i comunicati stampa?

mercoledì 13 giugno 2012

#ItalcementiVibo - Come volevasi dimostrare...


La stampa, oggi, riporta che “da parte di Comune di Vibo Valentia, Provincia di Vibo Valentia e Regione Calabria è stata prospettata la possibilità che l'azienda ottenga il permesso di utilizzare il combustibile da rifiuto e la rivisitazione delle autorizzazioni per le attività estrattive all'acquisizione della materie prime e la riduzione delle limitazioni degli arrivi di nave che trasportano il carbone” (fonte: corrieredellacalabria.it). La stessa stampa riporta che anche le organizzazioni sindacali si dicono unitariamente d’accordo (fonte: ilquotidianoweb.it ). Mentre ieri il Governatore Scopelliti ha annunciato urbi et orbi che chiederà immediatamente un tavolo di crisi al Ministero dello Sviluppo economico”. 
Cosa vuol dire ciò?

Semplicemente, che ancora una volta si adotta la politica del fatalismo e del “caliamo le brache” e che lo si fa fino a mettere la rischio la pelle e la salute dei cittadini vibonesi tutti?

La trattativa sulla CIGS si è conclusa nel gennaio scorso e i sindacati lo sapevano, come si evince dalle rassegne stampa delle loro dirette organizzazioni sindacali (vedi qui). E il Ministero del Lavoro ha concesso la CIGS (firmata con decreto n.65650 del 7/5/2012) a partire dal 1 febbraio 2012 fino al 31/01/2013.  Dov’erano le rappresentanze sindacali vibonesi? Non è, quindi, giustificabile la “caduta dal pero” delle rappresentanza sindacali, istituzionali e politiche vibonesi, visto che le stesse sapevano da oltre 5 mesi che sarebbe arrivata la “tegola”.

Questo porta, inevitabilmente, a fare delle considerazioni sulla reale capacità, di certi “sindacalisti” e certi politici locali, di rappresentare (realmente e lealmente) i lavoratori e i cittadini vibonesi: quali presunzioni si celano dietro un comportamento del genere? E, soprattutto, a chi giova?
La “vertenza Italcementi” di Vibo Marina appare chiaramente come la classica “polpetta avvelenata” che la Comunità vibonese dovrà ingoiare sotto ricatto. Solo che questa volta – a differenza di ciò che si vuole fare credere - il “ricatto” è endogeno, non esogeno.
Infatti, il “ricatto” non lo fa l’Italcementi (essa persegue i suoi interessi, magari con metodi rozzi, se si vuole, ma pur sempre legittimi), che si prende anche il lusso di “cazziare” le “istituzioni” locali praticamente dicendo loro che si potevano svegliare prima. Bensì le Istituzioni – pubbliche e private – che hanno la presunzione e la supponenza di “gestire” un territorio e il suo fragile tessuto economico con un’incoscienza amaramente disarmante.
Come si fa a dare fiducia a certi rappresentanti (politici e sindacali)?
Perché accettare di partecipare – palesemente dalla parte del torto, peraltro – a quella che, ogni giorno che passa, si trasforma in una guerra tra poveri e disperati?

Basta leggere la relazione al resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2012 (trimestrale) di Italcementi, per capire quali sono le strategie di sviluppo del gruppo: utilizzare le dismissioni in Italia, per fare investimenti in Bulgaria e India. In altre parole, delocalizzare. O, in alternativa, abbattere i costi di energia (ed incrementare gli utili) con attività di revamping (CDR, PFU, petcoke).

martedì 12 giugno 2012

Italcementi di Vibo e i suoi caduti (dal pero)


Sulla vicenda dello stabilimento Italcementi di Vibo Marina non voglio vedere più nero di quello che è già. Voglio, piuttosto, cogliere l’occasione di dare un piccolo e modesto contributo di chiarezza, in una mare di ignavia e disinformazione.
Leggo di politici vibonesi e calabresi - dal comune al Parlamento - che cadono dal pero. Dal sindaco D’Agostino al governatore Scopelliti, da De Nisi a Bevilacqua. Leggo anche che “la messa in mobilità dei lavoratori non è stata preceduta, come spesso accade in questi casi, dalla richiesta di cassa integrazione e dalla dichiarazione dello stato di crisi” (Strilli.it).
Ebbene, cari compaesani e cari corregionali, forse questa è l’occasione (ancora una volta) di combattere le proprie battaglie informandosi e, soprattutto, scegliere bene i propri compagni di viaggio e di lotta. Sia presenti sia futuri.
La CIGS è stata accordata dal Ministero del Lavoro con decreto del 07/05/2012 n.65650 (approvazione del programma di C.I.G.S. dal 01/02/2012 al 31/01/2013) all’Italcementi.

mercoledì 23 novembre 2011

#YesWeTax


Sono periodi, questi, in cui abbiamo imparato che il differenziale non è più solo un “organo meccanico che distribuisce il momento torcente tra le due ruote motrici” (def. wikipedia), ma è diventato il famigerato “spread"...  (Al supermercato si sentono casalinghe chiedere al banconista:  “ A quanto va lo spread, oggi?”).  In questo sciagurato 2011, si stanno facendo più manovre che nemmeno in un parcheggio affollato... Si sentono, in ogni momento, talmente tante “ricette” per la soluzione della crisi che, quanto prima, qualcuno pubblicherà “Il Cucchiaio d’argento della finanza pubblica italiana”. E allora, mi sono chiesto: tu cosa faresti? 


Non sono un economista, ho una memoria che fa schifo e diffido dagli pseudo-giornalisti che raccolgono dichiarazioni e non fanno domande specifiche. Così sono andato a cercare un po’ di numeri, per poter elaborare un pensiero (credo) logico.   

Questo:

sabato 13 novembre 2010

I poteri di SuperPippo

Governatore della Regione Calabria, Commissario Straordinario ai rifiuti, Commissario Straordinario alla sanità ed ora anche Commissario Straordinario delegato  all’alluvione 2010. In pratica, abbiamo un Presidente della Regione che è un Supereroe : Giuseppe Scopelliti, in arte “SuperPippo”!

giovedì 4 novembre 2010

Italia, un Paese per...zoccole.


Il Nord Italia è alluvionato, il Sud Italia è alle prese con un pout-pourri di emergenze (rifiuti, maltempo, sanità…), i lavoratori salgono sui tetti – un po’ per protestare e un po’ per sopravvivere al dissesto idrogeologico  -, l’economia scivola sempre più indietro, la scuola è sull’orlo del baratro strutturale oltre che formativo, le classifiche internazionali di ogni genere ci vedono sempre nelle posizioni più critiche, il Parlamento è chiuso per “mancanza di lavoro”, il Governo non governa nella paralisi più stucchevole fatta di ricatti e controricatti… E di cosa si discute nel Paese? Di zoccole.

mercoledì 3 novembre 2010

l'insostenibile leggerezza dell'essere..."solidali"



Lamezia, 2 novembre - Le immagini descrivono cosa è accaduto oggi alla discarica di rifiuti speciali non pericolosi di Pianopoli dopo le piogge delle ultime ore. In particolare, all'inizio è ben visibile lo scarico che fuoriesce dalla discarica e che, passando in un terreno privato, sfocia in quello che è il greto del torrente Grotte utilizzato comunemente per il passaggio dei camion di rifiuti che confluiscono alla discarica. Alla fine del video si vede, infatti, un camion di rifiuti rimasto impantanato in quello che è l'alveo del torrente. Sul posto, questa mattina, anche i tecnici del Noe e dell'Arpacal ad effettuare rilievi. La discarica di rifiuti di Pianopoli è balzata agli onori delle cronache nazionali per ospitare i rifiuti provenienti dalla Campania.
(fonte: http://www.youtube.com/user/lametinotv).
L’insostenibile leggerezza dell’essere ...”solidali”. Sono bastate alcune ore di pioggia autunnale – non certo una novità, nei nostri luoghi e in questa stagione –,  per rendere ancora più evidente la sciaguratezza, da parte del Commissario Straordinario all’emergenza rifiuti in Calabria, nonchè Governatore della stessa Regione, Giuseppe Scopelliti, di far confluire nella discarica di Pianopoli i rifiuti provenienti dalla Campania. 
Rifiuti che (è bene ricordarlo sempre), secondo quanto affermato dall’ Ingegnere Mancini della Eco inerti, proprietaria dell’impianto di rifiuti di località Carratello di Pianopoli: Non potevamo accettare i rifiuti perchè, secondo l’ordinanza firmata martedì dal sub commissario Pugliano, assessore regionale all’Ambiente, la quantità dei rifiuti speciali pericolosi superava i parametri”. (vedi: http://timpajanca.blogspot.com/2010/10/bravobeppe.html ).
E adesso, alla luce di questi nuovi eventi, cosa succederà? Si dichiarerà lo stato di emergenza nell’emergenza? Si reclameranno ulteriori fondi da spartire (ovviamente, in deroga)? Si richiederà lo stato di calamità ...innaturale? Quanto tempo ancora passerà, prima che il Bravo Governatore Scopelliti si presenti davanti alle istituzioni e ai cittadini, per dare conto del suo sciagurato operato? Oppure continuerà imperterrito a vestire la giacchetta del Commissario Straordinario con cui, protetto dall’elmetto della deroga, si ostinerà a pescare nel torbibo volendoci far credere che starà attingendo dal profondo?
Senza tanti giri di parole, caro il nostro Commissario Straordinario...alla solidarietà, nonché Governatore della Regione Calabria, si dimetta! Lo faccia usando il lessico che preferisce, ma si dimetta: accetteremo le sue dimissioni e le manifesteremo anche tutta la nostra ...solidarietà. E porti con sé anche i suoi “colonnelli”/assessori/subcommissari e quant’altro. Avremo “solidarietà” per tutti. Ma, per favore, la smetta di manifestare la sua totale incapacità a spese della Calabria e dei Calabresi. 

martedì 2 novembre 2010

uno squarcio di normalità

Uno squarcio di normalità. Quale interpretazione dare, altrimenti,  all’ordinanza n.19/2010 (http://www.comune.pianopoli.cz.it/index.php?action=index&p=349) del sindaco di Pianopoli, Gianluca Cuda, che ordina “di sospendere, con effetto immediato, il transito degli automezzi, provenienti dalla Regione Campania, sulla viabilità di accesso all’impianto della discarica sita in località “Gallù-Carratello” del Comune di Pianopoli”? Uno squarcio di normalità che scalfisce il muro di arrogante silenzio eretto dall’ ufficio del nostro Bravo Governatore/Commissario Straordinario Giuseppe “Scoopy doo” Scopelliti. Uno squarcio di normalità, che rimette gli interessi della comunità in cima alla lista delle priorità. Interpretandone le oggettive (e documentate) preoccupazioni. Come è giusto e normale che sia.

lunedì 1 novembre 2010

trash action!

(ANSA) - PIANOPOLI (CATANZARO), 1 NOV - Da domattina i camion provenienti dalla Campania non potranno piu' conferire i rifiuti speciali non pericolosi nella discarica di Pianopoli.

Il sindaco di Pianopoli, Gianluca Cuda, ha reso noto che emettera' domattina un'ordinanza con cui vieta ai camion con i rifiuti il transito nel territorio comunale. ''Ho preso questa decisione - ha detto Cuda - perche' la Regione non ha chiarito per quanto tempo e' stato autorizzato il conferimento dei rifiuti nella discarica della Daneco. C'e' bisogno di estrema chiarezza che, al momento, non c'e' stata''. (ANSA -
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/calabria/2010/11/01/visualizza_new.html_1705986089.html).

venerdì 29 ottobre 2010

bravo...beppe!




La matematica non è un’opinione: dopo aver rischiato di perdere due province in la “manovrina” scorsa, se guardiamo la nostra Regione dal punto di vista della monnezza ( mica monnezza qualunque, bensì quella classificata come “rifiuti speciali pericolosi”) possiamo affermare che, grazie ai genuflessori buoni uffici e alla “solidarietà” offerta dal nostro Bravo Governatore, nonché Straordinario Commissario, Scopelliti, ne abbiamo addirittura conquistata una in più!

giovedì 28 ottobre 2010

genuflessioni...eco-solidali

Appena ieri, 27 ottobre, avevamo riportato delle notizie di stampa che affermavano che rifiuti provenienti dalla Campania stavano giungendo in Calabria. Interpellato da “Il Quotidiano della Calabria”, il Governatore Scopelliti, Presidente della Regione Calabria nonché Commissario per l’emergenza rifiuti nella nostra Regione, aveva dichiarato che non aveva né deciso né firmato nulla.
Lo stesso giorno, però l’ Ufficio del “Commissario delegato al superamento dell’emergenza sui rifiuti della Regione Calabria” ha emesso un’ Ordinanza “per solidarizzare con la Regione Campania – parole dello stesso Scopelliti che, lo stesso giorno, dichiarava di non aver deciso né firmato nulla - relativamente al grave problema che stanno vivendo in queste ore le popolazioni di alcuni centri campani a causa dell’emergenza rifiuti . (fonte: http://www.regione.calabria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=5213&Itemid=136 ).


mercoledì 27 ottobre 2010

eco-balle ed eco...drammi...

Il 23 settembre scorso, presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti , si è svolta l'audizione del presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, dell'assessore all'ambiente della regione Calabria, Francesco Pugliano, e del direttore generale del dipartimento ambiente della regione Calabria, Bruno Gualtieri. Audizione dell'amministratore delegato di Veolia Tec, Enrico Friz. Audizione del presidente della Syndial spa, Sergio Polito. Audizione del capo di Gabinetto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Michele Corradino, e del direttore della direzione tutela del territorio e delle risorse idriche del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Marco Lupo.


La Calabria non...Rifiuta!

Leggo con una certa apprensione un articolo apparso su “Il Quotidiano della Calabria” di oggi (http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/it/calabria/reggio_arrivano_calabria_rifiuti_napoli_campania_emergenza_scopelliti_trasporti_carichi_542.html ), che dice che i rifiuti di Napoli verranno smaltiti in Calabria. Anzi, che sarebbero già in viaggio. E questo nonostante il Governatore Scopelliti dichiari che ancora non ha firmato nulla, in proposito.
Tralascio ogni considerazione sulla genuflessoria politica del Governatore della Calabria (che sembra più sensibile a “sdebitarsi” con il suo Capo piuttosto che al benessere e alla tutela del cittadino e del territorio calabrese), per fare alcune riflessioni più inerenti a tema rifiuti.

Lo faccio, innanzitutto, riportando la sintesi di uno studio fatto da David Newman, direttore del CIC-Consorzio Italiano Compostatori: Con cinque impianti attivi o autorizzati a Reggio Calabria, Vibo Valentia, Lamezia Terme,  Marcellinara (Cz) e Tortora (Cs) la Regione (Calabria)  può vantarsi di una capacità autorizzata di oltre 400.000 t/anno. Occorre tuttavia chiarire che esistono soltanto le autorizzazioni per due degli impianti che sono ancora in fase di realizzazione (Tortora 200.000 ton/anno, di proprietà privata e Lamezia Terme per 120.000 ton/anno, di proprietà pubblica). Quindi la quantità effettivamente trattata è ancora molto bassa, circa 80.000 ton/anno, ma la prospettiva è in crescita.

malanova



Possiamo far finta che queste sono le "storie degli altri", che non ci interessano, che sono la classica "eccezione che conferma la regola". Possiamo convincerci che questa è una  di quelle storie "sconosciute e lontane". In un mondo in cui tutto finisce nel tritacarne mediatico, possiamo anche convincerci che sia frutto di una mente creativa che non trova di meglio per farsi notare...
Ma ciò che non possiamo negare (e negarci) è che questa è una voce che urla rispetto e dignità. Che getta una luce su un'altra sfaccettatura, oscura e malata, di quel diamante nero che è la nostra terra.
La storia in se è, appunto, una storia cruda e crudele allo stesso tempo. Ma il quadro, il contesto, è quello del quotidiano e della realtà di tanti luoghi della Calabria (e del Sud in generale). Leggere questa testimonianza, promuoverla direttamente sul territorio (per esempio, attraverso presentazioni pubbliche e pubblici dibattiti), secondo me, non sarebbe solo un gesto concreto di solidarietà nei confronti della protagonista (reale) di questa triste e bruttissima storia. Ma contribuirebbe a restituire dignità anche alla gente onesta e pulita della Calabria intera. A far sentire meno sole tutte quelle persone oneste, che vivono senza compromessi, con schiena dritta e testa alta, una realtà (questa sì, a tutti i livelli) compromessa. 

venerdì 22 ottobre 2010

7000...caffè!

Leggo con interesse – sul sito della Regione Calabria (http://www.regione.calabria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=5167&Itemid=136) – quanto segue:

La Regione assegnerà centocinquanta milioni alle imprese per creare settemila posti di lavoro"

Area d'interesse: Presidenza
Data pubblicazione: 21-10-2010
Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore regionale alle Politiche del Lavoro Francescantonio Stillitani hanno presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa, la pubblicazione di due bandi per rilanciare l’occupazione giovanile. Il tutto è appunto finalizzato a promuovere azioni che mirano a garantire migliori opportunità di inserimento e reinserimento lavorativo a beneficio di lavoratori anche svantaggiati coinvolgendo, direttamente, il sistema delle imprese attraverso borse lavoro, incentivi all’occupazione e formazione continua per la riqualificazione del capitale umano.
“Abbiamo messo in campo - ha dichiarato il Governatore Scopelliti - due dei cinque bandi che avevamo precedentemente annunciato con l’obiettivo di rilanciare il tema dell’occupazione giovanile. Le nostre imprese potranno così investire sui fondi comunitari. “Gli interventi proposti - aggiunge l’assessore Stillitani - consistono nell’assegnazione di una borsa lavoro, presso le imprese, finanziata dalla Regione, pari a 900 euro mensili per nove mesi. Inoltre, vi possono accedere le società, le imprese private individuali e collettive, i professionisti ed ogni soggetto che eserciti un’attività economica, tutti i datori di lavoro, fondazioni, associazioni di volontariato, società sportive ed associazioni iscritte al Coni. Tutte le attività dovranno comunque essere svolte nel territorio regionale”. n.l.
Non mi sembra vero. 150 milioni di  euro sono una montagna di soldi. E, in un periodo di crisi economica come quello attuale, assumono un valore ancora maggiore. Mi verrebbe voglia di scendere in strada e festeggiare. Vabbe’ è un nuovo ennesimo provvedimento di “emergenza”, con fondi europei – quindi non con denaro ricavato da una gestione virtuosa della filiera pubblica autoctona -, ha il retrogusto agrodolce del provvedimento “una tantum”, però... Però da queste parti si dice: “Piuttosto che niente è meglio piuttosto...”. E quindi, ok, non servirà a risolvere il problema strutturale (bensì, solo a spostarlo più avanti), però “piuttosto che niente”... 7000 posti di lavoro, a 900 euro al mese, per 9 mesi... 150 milioni di euro... A pioggia... Anche alle associazioni di volontariato (???)...  Piuttosto che niente... 

"Io non ci sto!"

Il sarcasmo porterebbe a dire che la costa degli Dèi è talmente bella che, sempre di più  e sempre più spesso, ampi pezzi di montagna... muoiono dalla voglia di andarci a trascorrere qualche...era di vacanza... Oppure che anche il territorio più a monte è talmente maltrattato che prova – con i suoi tempi ed i suoi modi – a sfuggire..in massa... al degrado e allo scempio. Potremmo metterla così: la natura che, con il suo linguaggio più che mai terra-terra..., si ribella e con voce roboante dice: “Io non ci sto!”