Giungono le prime
notizie, sponda vibonese, sull'incontro odierno presso il Ministero
dello Sviluppo Economico sulla vicenda Italcementi.
Si leggono perché qualcuno
(non bene identificato, probabilmente un UFO…) ha inviato una sottospecie di
comunicato stampa clandestino… al sito zoomsud.it
e ripreso da strilli.it
.
Se si vuole sapere e
capire di più sull’Italcementi di Vibo Marina, occorre andare a leggere le indiscrezioni e le
dichiarazioni fatte dai rappresentanti sindacali e istituzionali siciliani
di…Porto Empedocle. Allora, leggendo quanto egregiamente riassunto e le fonti
raccolte dal blog “comuneportosantavenere.blogspot.it”,
si riesce a capire che, al di là delle strampalate e mistificatorie
dichiarazioni “dettate” dai nostri politici vibonesi, il tutto si è risolto in
un…rinvio ai primi di luglio.
Si canta vittoria,
dispensando incenso a destra e a…destra.
In testa il Magnifico Governatore di tutte le Calabrie SuperPippo
Scopelliti, nella sua splendida interpretazione del “Pifferaio …Tragico”,
seguito dai topini ammaliati: senatore, consiglieri, sindaco e sindacalisti…
Si canta vittoria per un
rinvio… bontà loro! Dal comunicato (l’unico, sempre lo stesso, che viene “riveduto e
corretto” da organi di informazione diversi) si evince che…si è andati in
“gita” a Roma per fare prendere visione al "direttore generale dell’area economica del
Ministero dell’Economia” (che c’entra?) della delibera capestro del Consiglio Comunale di
Vibo Valentia. Se questo è il “risultato concreto” ottenuto, bastava
spedirglielo via fax! Si sarebbero, così, risparmiati anche un po’ di soldi dei
cittadini onesti di Vibo Valentia.
Un comunicato stampa che parla solo per titoli e funzioni, sembra quasi
voler mal celare il vuoto pneumatico di contenuti e di sostanza. Insomma,
propaganda della più bassa qualità.
P.S. - In uno sforzo di
fantasia sdrammatizzante, mi sono voluto immaginare i nostri “magnifici” sulla
via del ritorno dalla “gita” nella Capitale. Tutti su un pullman (magari!),
rigorosamente seduti nei posti in fondo, con il “pifferaio tragico” SuperPippo
Scopelliti che, imbracciata l’immancabile chitarra d’ordinanza, suona gli
accordi LA / Do#min /Fa#min / Re /La / Mi .
E tutta la delegazione a
cantare in coro:
“Ho guardato dentro una
bugia
e ho capito
che è una malattia
dalla quale
non si può guarire mai
e ho cercato
di convincermi
... che tu
non ce l'hai”.
(“Senza Parole”, Vasco Rossi – 1994)
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